Caro Dino, ti volevo dire che ho inventato una ricetta serale che papà usava a Pordenone,quando lavorava in aeronautica. E' molto semplice da fare basta prendere una porzione di carne in scatola e aggiungere della cipolla tritata, poi versarla in un piattino e assaporare con un pizzico di limone e olio d'oliva. Prendere delle friselline e condirle con la ricetta speciale.
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Per un'ottima cenetta estiva
Non voglio ma scappo
Un fuoco che avanza, che si mangia l'erba secca e travolge anche gli ulivi senza colpa. La Siria è oggi un campo simile a quelli che nell'estate salentina siamo quasi abituati a vedere ardere. E quando arriva l'intervento di un idrante che spezza le fiamme, il più delle volte le lingue bollenti hanno già fatto un gran danno. Le forze lealiste del presidente Assad e quelle dei rivoltosi continuano una lotta che sta ingoiando tutto quello che si trova di fronte, civili compresi.
La beneficenza si può fare anche senza troppa pubblicità
Carissimo Direttore, mi chiamo Alessandro e da circa un anno mi sono trasferito a Galatina dopo aver trascorso quasi 16 anni in provincia di Bologna. Sono tornato per nostalgia della mia terra (per stare vicino ai miei genitori, parenti, amici etc.). Continuo a fare il pendolare per lavoro e quando c'è stato il terremoto in Emilia mi trovavo fortunatamente a Galatina. Naturalmente appena avviene una catastrofe del genere chiunque abbia voglia di fare qualcosa prova a mobilitarsi.
Lcw, una tecnica italiana per la costruzione di nanostrutture
Arriva nel campo delle nanotecnologie una nuova applicazione di una tecnica detta 'bagnamento litograficamente controllato' (Lcw, dall'inglese lithographically controlled wetting), sviluppata e brevettata dall'Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismn-Cnr) di Bologna. L'Lcw può essere applicata a qualsiasi composto materiale solubile, permettendo la formazione di strutture micrometriche e nanometriche organizzate su larga area,
Il silenzio del Pd e le chiacchiere vuote di Gervasi e Villani
Caro direttore, qualche sera fa, il tamburello faceva echeggiare il suo ritmo nella nostra amata Galatina, accompagnato da canti popolari che narravano un desiderio di riscatto. Mentre galatinesi venivano rallegrati da questo spettacolo brioso, nelle stanze del potere si decideva di fare silenzio in modo unitario su una vicenda che ha caratterizzato la vita amministrativa della nostra città in questa calda estate galatinese.
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