Sostiene Buonanno (Lega Nord) che "La Padania esiste. La prova è il grana padano". Nella seconda foto, la prova dell'esistenza del Bhutan.
Pasquino Galatino
Il Bhutan esiste. La prova è nel Grana Padano
Non ho finito le citazioni, è semplicemente morta la democrazia ... forse
"Non ha più niente da dire", "Ha finito le citazioni", "No, è un qualunquista"... I commenti mi sono arrivati e non mi scalfiscono. Mi pare di averlo già detto, ma repetita iuvant: sono angosciato. Non capisco come facciate a non vedere che siamo sotto dittatura. La peggiore di tutte perché non usa i sistemi "classici", i militari al potere (comunque un ministro della difesa, ammiraglio in carica, lo abbiamo...), la censura (però questo sdolcinato unanime entusiasmo sul Professor Monti dovrebbe far pensare...),
Preferisco tacere. Marco Pannella ministro della Giustizia?
Si vorrebbe non vedere le cose e capirle per quello che sono, a volte. Meglio sarebbe, e più salutare, accontentarsi del quia (“C’è crisi, c’è debito”) di politici ed economisti al guinzaglio, bevanda potabilissima per palati dai gusti semplici. Invece no. Purtroppo si riesce ancora ad alzare lo sguardo e scorgere, in cima alla piramide, questa forza oscura che tutto dirige verso il male, il suo disegno perverso.
Un'estrinsecazione dell'Io creatore abbandonata sulla via di Noha
Vorrei celebrare degnamente un monumento cittadino sconosciuto ai più, nel decennale della sua posa: grata incombenza per un nativo della “Città d’Arte”. Sappia dunque chi dovesse percorrere, in entrata da Noha verso Galatina, la provinciale 41 all’altezza del campus scolastico, che nei pressi di una dimora patrizia di campagna (ma in zona ormai inurbata) potrebbe ammirare alla sua destra una installazione di land art.
Il Re del mondo ci tiene prigioniero il cuore
Diceva Battiato “Ma il Re del Mondo ci tiene prigioniero il cuore”. Rammento quei versi mentre ragiono su “rivoluzioni” che stanno cambiando la geopolitica ad apparente vantaggio dell’ovest: Tripoli adesso, come prima Kiev e poi Tunisi. Forse accoglieremo anche Damasco e Teheran tra i “buoni” grazie a quelle guerre umanitarie targate ONU che sono ipocrisia e contraddizione già nei termini.
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