
Invece oso formulare un giudizio (solo estetico, si badi bene) sulle coccarde tricolori che con sobrietà e misura adornano la facciata di Palazzo Orsini. Si convenga che a pochi giorni dal 14 febbraio, giorno degli innamorati, un infiocchettamento ispirato alla confezione dei Baci Perugina sia tutt’altro che fuori tema. “Ah, l’amour!” esclamano i francesi: invero riscontriamo la passione riscoperta per questa Italia unita, madre per alcuni e matrigna per altri. E qui chiudo il mio dire ed allego, a mò di contrappunto ironico, l’immagine della vetrina di una nota libreria galatinese. Plaudo all’iniziativa dei titolari di affiancare tre bandiere: la borbonica, il tricolore savoiardo e quello italiano. Però mi piace notare maliziosamente che le dimensioni dei tre vessilli decrescono secondo l’ordine qui esposto, il simbolo duosiciliano essendo maggiore degli altri due: e chi, dotato di acume, volesse interpretare questo messaggio subliminale, lo faccia in silenzio, per non disturbare i festeggiamenti.
Gentile Pasquino, sto leggendo il pesantissimo "Il Cimitero di Praga" di Umberto Eco (sono a pagina 355) che, a mio parere, è godibile solo nella parte in cui "dimostra"che l'eroe Garibaldi pagò i generali borbonici, con le sterline dei massoni inglesi, per "liberare" il Regno delle due SIcilie. So di sfondare con Lei una porta aperta ma voglio retoricamente chiederLe se non pensa che di questo sarebbe bene parlare anche a scuola. Sfidando i benpensanti pubblico a tutta pagina la bella foto che mi ha inviato (al Presidente del Consiglio Comunale, per Palazzo Orsini, abbiamo già dato. Sufficit?) . (d.v.)