Abbiamo visto negli ultimi tempi dei timidi ma apprezzabili passi avanti nella sensibilità sull'argomento traffico,attraverso le scelte di chiudere la Porta Luce e di vietare il transito ai pesanti nel centro abitato, oltre alle varie iniziative, tavoli di concertazione e similtecnici, petizioni, articoli, proposte e contro-proposte, barricate e cannonate, e via dicendo tra chiacchere e progetti.Direi di parlare un po' di circolazione, di scelte strategiche che porterebbero a cambiamenti nelle abitudini dei cittadini, che con i loro vizi e virtù danno vita a quello che tutti chiamano traffico e inquinamento. Lancio delle proposte che potrebbero confondere, più di quanto già lo sono, le idee, ma che rendono chiare due cose: una che non si può fare un intervento scollegandolo e rendendolo indipendente dal contesto, due che in modo continuo dal centro alla periferia ci sono tanti problemi non tutti sviluppati in questa discussione.
La circolazione del centro storico andrebbe modificata mettendo via Umberto I con il senso unico di marcia da via Robertini verso Via Vittorio Emanuele II (come durante i lavori al basolato), mentre Via Vittorio Emanuele II (la cosiddetta scisa de l'orologio), bisognerebbe cambiarla di senso rispetto all'attuale, cioè dall'orologio verso Piazza S.Pietro. In questo modo senza chiudere il centro al traffico, si crea un ostalo al suo attraversamento. Infatti chi in auto dalla Pupa vuole andare verso Rione Italia dovrebbe allungare il persorso percorrendo prima Corso Garibaldi, poi Via Robertini e Via Umberto I per poi riprendere Via Lillo, allungando in questo modo il percorso e rendendolo meno conveniente rispetto ad altri percorsi.
A questo bisognerebbe aggiungere la chiusura del tratto di Via Orsini da Via Robertini al Katy bar e mettere Via Orsini a senso unico in entrata da Via D'Enghien a Piazzetta Orsini, per dare accesso a Via San Mauro e Via San Francesco, entrambre a senso unico in direzione Piazza Galluccio (Piazzetta San Luigi). Il problema della sistemazione delle aiuole/panchine di Piazza San Pietro, nel momento in cui si seglie di adottare la soluzione della "scisa de l'orologio" invertita, può essere facilmete risolto (vedi figura), creando un doppio senso di ingresso/uscita dalla Piazza solo sul lato della banca MPS (ex-EdenBar), mentre tutta la rimanente Piazza delimitata dal Castello, la Chiesa Madre, la chiusura dell'ingresso in Piazza di Via Cavoti e le aiuole rimane a diposizione della gente a piedi, riappropriandosi finalmete della sua funzione.
La proposta di Corso Vittorio Emanuele II è un segnale per la sistemazione del centro storico, poi è necessario fare degli interventi anche in altre zone della città, come ad esempio vicino Piazza Fortunato Cesari e delle due strade adiacenti l'Edificio scolastico che intersecano Via Liguria, dove si genera un caos formidabile a qualsiasi ora del giorno.
Praticamente sarebbe utile chiudere al traffico il tratto di Via Umbria da Piazza Fortunato Cesari fino via Liguria (il tratto di 30 metri sul lato nord dell' Edificio scolastico), mentre il tratto di Via Marche da Via Liguria fino Piazza Fortunato Cesari andrebbe sistemato a senso unico verso Piazza Cesari, in questo modo chi percorre Corso Principe di Piemonte fino alla villetta, lo fa solo per cercare parcheggio o per andare a prendere i bimbi a scuola.
Poi si dovrebbe passare al tratto di Via Roma da Piazza Alighieri fino Via Liguria, che andrebbe sistemato a senso unico in entrata o in uscita da Piazza Alighieri? Sicuramente il senso unico risolve la situazione di pericolo per i pedoni nell'ultimo tratto di Via Roma, per quanto riguarda la direzione direi che è concatenata alla scelta precedente, quindi se dalla villetta non si attraversa più Via Liguria verso ovest, bisogna farlo da Via Roma che quindi sarà in uscita dalla villa, di conseguenza gli ingressi da quel lato saranno Corso Re d'Italia e Via Pascoli-Corso Porta Luce. Se la scelta fosse in entrata alla Villa, che mi sembra più idonea, l'unica principale diventa Corso Porta Luce, ce la può fare a sostenere il traffico?
Ed ecco che spunta fuori un altro nodo, non ultimo per ordine di importanza, il girone di Corso Porta Luce a senso unico, doppio senso oppure .................?....mmm...
Il doppio senso appare la soluzione migliore, ma scontenta sia i commercianti, che vorrebbero i parcheggi e sia i pedoni che respirano aria super-puzzolente, quindi a chi sembra migliore? ... a me no! ai politicanti? mboo...
Il senso unico in uscita dalla Villa verso la Porta Luce (necessario vista la sistemazione di Via Roma a senso unico in entrata alla Villa) sarebbe la soluzione di mezzo (addatta ai moderati) che consente i parcheggi e supplisce alla sistemazione di Via Roma a senso unico, infatti mettere Corso Porta Luce nell'altro senso, cioè verso la Villa, con il giochino di Corso Vittorio Emanuele II, rimane che l'unica uscita dalla Villa diventerebbe Via Mazzini ed è improponibile.
La terza soluzione, ma non per ordine di preferenza, pedonale e ciclabile (in questo caso, però, Via Roma va sistemata a senso unico in uscita dalla Villa) risolve i problema, perchè fa lasciare a tutti la macchina a casa, perchè gli unici ingressi alla Villa rimangono Via Turati e Corso Re d'Italia. So già che verrà scartata subito, purtroppo...sigh!Poi bisognerebbe fare qualcosa per la Via di Soleto, che tra parcheggio in linea, spina di pesce e spina "de rizzu" e doppio senso ha i suoi problemi, e poiu Via Sal Lazzaro che sembra il rettilineo davanti ai box della Formulla 1, e poi l'incrocio di Santa Caterina Novella con Via Roma davanti l'ingresso dell'ospedale, poi il nodo di Via Kennedy con Via Liguria, Piazza Stazione e Via Collemeto, poi Via Diaz con Via Grassi e XX Settembre, poi...poi...poi tanti altri problemi piccoli e grossi sia per chi va in macchina e sia, e soprattutto, per chi va a piedi e in bicicletta.
Dopo questo lancio di elucubrazioni v(i)arie rimando a tutti i galatinesi la discussione e le scelte, se mai ci saranno, visto l'immobilismo politicamente strategico...
Gentile Andrea, esistono dei programmi di calcolo fatti proprio per verificare le elucubrazioni e trasformarle in proposte concrete. L'unica cosa certa è che nessuno di quegli elaborati della mente umana è così perverso da prevedere che sui gradini di una Basilica proposta come bene dell'umanità protetto dall'Unesco, debbano passare le auto. (d.v.)