Un fuoco che avanza, che si mangia l'erba secca e travolge anche gli ulivi senza colpa. La Siria è oggi un campo simile a quelli che nell'estate salentina siamo quasi abituati a vedere ardere. E quando arriva l'intervento di un idrante che spezza le fiamme, il più delle volte le lingue bollenti hanno già fatto un gran danno. Le forze lealiste del presidente Assad e quelle dei rivoltosi continuano una lotta che sta ingoiando tutto quello che si trova di fronte, civili compresi.
L'editoriale
Non voglio ma scappo
Mare, a te i miei pensieri
"Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice". Mi sono già imbattuta in questo aforisma. L'ho già postato sulla mia bacheca di Facebook tempo fa. E' una di quelle frasi che non si possono non condividere, nel concetto e con gli altri. Perché il mare è uno spettacolo grandioso, che provi ad abbracciare ogni volta che lo fissi nelle sue increspature. E, nel renderti conto di come sia impossibile contenerlo tra le mani, fai posto nell'anima e nella mente e lo lasci lì, immenso, a dirti che la felicità ti aspetta,
Schiavi
"Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile" (A. Verrecchia)
Schiava sono io, schiavo sei tu. Schiavi dei ritmi a cui sottostiamo, pur consapevoli della loro disumanità, pur certi del deserto a cui ci obbligano, della terra bruciata che nessuno vuole calpestare con noi. Perché siamo troppo freddi, troppo meccanici, disattenti alle piccole cose, quelle più importanti.
19 luglio
È una giornata come tante. Ma oggi la gente ha di che parlare. Oggi le bocche assetate bevono libertà e coraggio. Oggi l'Italia abbraccia Rossella Urru e ricorda Paolo Borsellino. Oggi ci si sente un po' più forti. Come la cooperante che per nove mesi ha vissuto il silenzio e il dramma di una vera e propria prigionia. Come il magistrato che avvertiva la morte nel cuore, (continua su lasciatemiscrivere.wordpress.com)
Caro Sindaco, deve proprio morire per rinascere? Il 'brutto' alla conquista di Galatina
Accade che quando pensi di aver chiuso il giornale di domani ti arrivino due foto come queste che ti costringono a riaprirlo e riflettere. Una palma che è morta ed una Pupa che annaspa nell'acqua putrida. Allora ti chiedi, ancora una volta, 'perché?'. Perché in questa nostra benedetta ed amata città non cambia mai nulla? Si alternano le amministrazioni ma i problemi, dai più piccoli ai più grandi, restano sempre.
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