
Potrebbe essere la tomba di un bambino vissuto quasi tremila anni fa? E' troppo presto per dirlo ma è certo che, ieri in via Machiavelli, una benna ha portato alla luce un altro pezzo di storia di Soleto. Fra i reperti trovati ad appena novanta centimetri di profondità si riconoscono un
guttus (in pratica un biberon), uno
skyphos (una specie di bicchiere), un
lekythos (un piccolo flacone di profumo) un cratere miniaturistico e altro vasellame che potrebbe avere origine messapica o di imitazione greca. Il luogo in cui sono stati rinvenuti è sicuramente un insediamento archeologico conosciuto e studiato soprattutto da
Thierry van Compernolle, un archeologo francese che da vent'anni scandaglia il territorio soletano.