È oramai del tutto censurabile e non puo’ essere tenuto ulteriormente sotto silenzio, l’atteggiamento assunto non più negli ultimi mesi ma addirittura almeno negli ultimi 3 anni da una Regione Puglia che continua a temporeggiare e cincischiare tra un Piano delle Coste improvvisato e redatto in pochi giorni (tra l’altro senza la sbandierata consultazione degli enti locali) e un mancato programma di interventi concreti e tempestivi per il ripascimento delle coste,
programma di interventi che invece non arriva mai. La Giunta Regionale guidata da Vendola sta lasciando il nostro territorio e le nostre attrattive naturali in balìa dell’avanzata del mare e del dimezzamento progressivo e costante di interi tratti di costa, con il conseguente e spesso irrimediabile stravolgimento in negativo del paesaggio. Chiunque, correrebbe ai ripari. Chiunque, ricorrerebbe a interventi urgenti di qualunque tipo. Pur di tutelare il nostro territorio e con esso la ricchezza turistica derivante dal patrimonio naturale che ci è stato regalato. Invece ci tocca assistere oramai inermi, per il terzo anno di fila, all’impotente e inascoltato grido d’allarme di un intero settore, che ricordo è trainante per il Salento e per la Puglia intera. Ma qui, a questo punto, non è piu’ in ballo né il solo turismo né la sola economia. Qui è a rischio l’esistenza stessa del fragile sistema-Salento. Che inerzia e temporeggiamenti contribuiscono a sgretolare.