
- che il gesto è stato determinato dalle precarie condizioni del giovane costretto su una sedia a rotelle a causa di un episodio violento di cui fu oggetto;
- che in un primo momento il detenuto era stato assegnato agli arresti domiciliari, poi revocati;
- che occorrerebbe ricoverare il detenuto in una eventuale struttura sanitaria adeguata alle sue condizioni precarie di salute;
- che, nonostante l'impegno e la buona volontà dei dirigenti e del personale, le condizioni del carcere di Lecce (ma, potremmo dire, delle tante carceri più in generale) non sono tali da consentire che siano rispettati pienamente i diritti umani;
- che da cento giorni l'On.le Pannella ha iniziato uno sciopero della fame per sottoporre all'attenzione del Parlamento un problema della massima gravità, quale quello del sovrappopolamento delle carceri;
Roma, 29 giugno 2011