Tre bis, quasi due ore di concerto, un intero Chiostro in piedi ad applaudire. E' questa la sintesi della irripetibile esperienza musicale che Stanley Jordan ha fatto vivere ieri sera a Galatina. E' salito sul palco quasi in punta di piedi con quell'aria da bravo ragazzo molto timido e, facendo finta di accordare la chitarra, ha cominciato a suonare inchiodando alle sedie un pubblico delle grandi occasioni a 'I Concerti del Chiostro'. Il primo applauso è sembrata un'esplosione. (i video sono all'interno )
Dopo ogni pezzo l'intensità del consenso è andata crescendo fino ai quattro boati finali. Occhi sgranati ed orecchie tese hanno accompagnato Stanley mentre accarezzava il pianoforte con la mano destra e la chitarra con la sinistra e poi invertiva le mani e continuava ad estasiare magari percuotendoli fino ad estrarre da quelle corde ritmi da batteria. "Per me sono un unico strumento" -dice nell'intervista che pubblichiamo di seguito. "Questa sera il pubblico era particolarmente caloroso -aggiunge- e non ho potuto fare a meno di concedere i tre bis".
E pensare che ha suonato senza tutta la sua attrezzatura elettronica e senza le sue basi rimaste in un bagaglio finito a Berlino, invece, che a Brindisi.
"E' un grande musicista -Luigi Fracasso, sorride soddisfatto della scelta fatta e della possibilità che ha dato all'Ombelico del Salento di sentirsi per una sera ombelico del mondo. Stanley Jordan è stato invitato dal presidente Obama ad aprire la sua campagna elettorale.